IL RUMORE DEL TUONO
Piero Manni editore, Lecce 2002
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L'ombra
Io lo so, te l'ho detto.
Un giorno la vecchiaia mi prenderà alla gola
mi tenderà un agguato
come un giaguaro nell'erba della savana
ma io sono pronta
ho una maschera di ferro
sono anni che ce l'ho nel cassetto.
Invece viene l'ombra
piano, piano
e non me ne accorgo neppure. |
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Si trova lo specifico femminile in questi versi che dicono di amore, amicizia, maternità, della vita insomma. È una poesia come sintesi immediata, illuminazione tramite immagini di un sentimento o di un pensiero sempre aderente alla realtà. Con un linguaggio scarno ed essenziale che punta diritto ai problemi e alle ragioni del cuore.
Un'altra poesia della raccolta
Era oggi, la guerra
C'erano anche prima. Non è una novità.
Sulle pagine dei giornali, per esempio
erano gli smeralderos della Colombia.
Facce di disperati, piante carnivore
occhi di fumo nero, vita senza essere
null'altro che carne da fatica,
orrore per noi che si guarda, morte
ripugnante di lombrichi.
Poi c'è che sono lontani, altro pianeta
film da dimenticare, buio pesto, quiete del sonno.
Oggi ho pensato alle vacanze estive
alla mia terra mi piace tornare
ci penso spesso al mare
a mia madre, a quanto non sa di assomigliare
a una vertigine di ginestre
più passano gli anni, più nella mia coscienza è una bambina.
Di nuovo quel fiume di gente, di fango,
di paura, di borse strette
e coperte arrotolate.
Anche tu hai una casa
è calda e confortevole
mi ricordo ti lamentavi perché l'affitto era caro.
Mi piace che allevi tartarughe
e piante rampicanti.
Hanno i loro misteri ma sono cose buone, vive.
È stato oggi. Hanno mostrato un bambino.
Il nome non lo ricordo, forse aveva otto anni. I soldati
gli hanno ucciso tutti, la madre, il padre, i fratelli.
Lo ha raccontato. Alla fine ha sorriso
e ha fatto ciao con la mano.
Aveva gli stessi occhi di mio figlio
e di sicuro un coltello nel cuore.
L'orrore ha sfondato le porte della mia casa.
Recensioni
Il Segnale. Percorsi di ricerca letteraria n. 66 - ottobre 2003 (file .pdf)
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